Stabilità del suolo

In molte regioni la vegetazione fornisce un importante contributo alla protezione contro i pericoli naturali perché stabilizza il suolo. Il nostro istituto si occupa di studiare gli effetti esercitati dalle piante ospiti e dai loro funghi micorrizici sulla stabilità del suolo.

Il bosco protegge dai pericoli naturali: può impedire il distacco di valanghe, frenare le frane e stabilizzare i pendii ripidi. Non solo gli alberi, ma anche altre piante e pascoli proteggono da erosione e slittamenti. Con le loro radici stabilizzano il suolo, mentre con le parti aeree lo proteggono. I rami e le foglie assorbono l’impatto delle precipitazioni e schermano la superficie dal vento. In questo modo riducono la predisposizione del suolo all’erosione. Con le sue radici, la vegetazione non solo rafforza e consolida il suolo, ma gli sottrae anche l’acqua, riducendo ulteriormente il pericolo di sovrasaturazione e slittamenti. Per essere in grado di svolgere questi compiti, le piante devono crescere (cosa che riescono a fare solo con molta difficoltà nelle condizioni ostili tipiche dei terreni aridi o instabili).

La nostra ricerca mira a quantificare il contributo fornito dalla vegetazione in generale e dalle radici nello specifico alla stabilità del suolo e dei pendii. In particolare, siamo interessati anche alle funzioni e agli effetti dei funghi simbiotici (micorriza) presenti nelle piante utilizzate per garantire la stabilità del suolo. Affinché gli effetti stabilizzanti biologici confluiscano nel modo più completo e adeguato possibile nei calcoli della sicurezza e nelle analisi dei rischi, seguiamo un nuovo concetto di meccanica del suolo, che non considera solo i parametri della resistenza al taglio, ma anche le proprietà del materiale del suolo che, sotto l’effetto delle forze di taglio, può disgregarsi e aumentare il proprio volume.

Progetti

How does soil carbon redistribute across diverse mountain landscapes? SOCscape combine field data, soil analysis, and modeling to uncover the dynamics of carbon fluxes in these complex, geochemically varied environments.

This ETH-Domain ORD Program Contribute Project aims at curating and uploading the existing data of the European Long-term treeline Ecosystem Research (eLTER) site Stillberg, Switzerland, was established in to national and international ORD platforms (EnviDat, DEIMS-SDR).

Fernerkundung kann wertvolle Informationen über die Aktivität von Hanginstabilitäten in Hochgebirgsregionen lieferen.

RICH-SOIL gains insight into soil C cycling by determining radiocarbon signatures in Swiss soil C pools and fluxes. The project analyses archived samples, national soil inventory, and the LWF (Long-term-Monitoring of Forests Ecosystem) program.

Die weltweite Plastikverschmutzung ist zu einem dringenden Problem geworden, das die Umwelt und das menschliche Wohlergehen bedroht. Selbst sehr abgelegene Regionen in der Arktis und in den Alpen sind mit Mikroplastik verschmutzt. Plastik abbauende Mikroorganismen und ihre Enzyme könnten dazu beitragen, das Plastikrecycling nachhaltiger zu gestalten.

mostra di più
×